La personalità ossessiva di Giulio De Santis – Psicologo a Milano, Bologna, San Benedetto del Tronto
Sono quelle persone che si preoccupano eccessivamente per l’ordine, per le quali tutte le cose devono essere perfettamente controllate, sia in se stessi che negli altri, non sanno cosa sia la flessibilità e tutto deve essere rigidamente guidato da una motivazione e da una strutturazione di un percorso per raggiungere uno scopo, cercando di prevedere anche gli imprevisti. Per mantenere questo controllo non ricorrono a rituali, ma si adoperano in una ricerca di regole che dominano il caso e in questo tentativo spesso perdono di vista lo scopo. Sono accurati in tutto, niente deve essere fuori posto, tanto da risultare privi di dinamicità e perdersi nei dettagli a scapito della globalità; questo bisogno di perfezionismo li porta ad una cattiva organizzazione del tempo, tanto da condurli spesso a non rispettare termini e scadenze, fino a perdersi nell’organizzazione di un progetto senza mai portarlo a termine e a trascurare ogni altro aspetto della propria vita. Spesso sono stacanovisti ed eccessivamente dediti al lavoro e alle attività produttive, fino ad escludere ogni altro aspetto della vita e sentirsi a disagio quando si concedono una pausa, vissuta come una perdita di tempo. La concentrazione può essere focalizzata anche sulle pulizie domestiche, creando dinamiche che spesso attivano lo svolgimento di rituali dirottando il disturbo su uno di tipo ossessivo-compulsivo.
Non di rado sono conservatori, avari, tradizionalisti, hanno un tenore di vita al di sotto delle proprie possibilità per l’eventualità di dover fronteggiare un’eventuale catastrofe futura e vedono di cattivo occhio ogni tipo di rivoluzione o di cambiamento che non sia contemplato nella loro visione rigida, considerata l’unica in grado di funzionare. Tendono a convincere tutti che l’unico modo giusto di fare le cose sia il loro e cercano sempre di insegnare agli altri la maniera corretta di svolgere compiti, disdegnando ogni visione alternativa o creativamente originale. Di ogni dibattito fanno una questione di principio e mai giungono a compromessi, neanche in maniera strategica, in quanto etica e morale non gli permettono di farlo. Questo atteggiamento li porta ad essere incapaci di “mettersi nei panni degli altri” e capire il loro punto di vista, tanto che tendono a rifiutare qualsiasi tipo di aiuto e a perdere l’amicizia e l’affetto di chi gli sta intorno; su questa base spesso si può sviluppare l’idea che gli altri siano arrabbiati con loro facendo evolvere il disturbo in uno di tipo paranoico.
Dr. Giulio De Santis
PSICOLOGO – PSICOTERAPEUTA
Specialista in
PSICOTERAPIA BREVE STRATEGICA
Affiliato al CTS di Arezzo diretto dal Prof. Giorgio Nardone
Coordinatore CTS – Bologna
Riceve a: Milano, Bologna, San Benedetto del Tronto
Tel.: 3333763710 e-mail: desantisgiulio@gmail.com