Patologie Internet

SHOPPING COMPULSIVO ONLINE

Bisogno compulsivo di acquistare oggetti in rete senza che vi sia l’effettivo bisogno di possederli, basato solo sul piacere derivante dall’acquisto. I soggetti vengono spesso portati in terapia dai familiari quando si accorgono che tale attività impegna la maggior parte della giornata e non di rado un cospicuo dispendio economico.

 

GIOCO D’AZZARDO ONLINE COMPULSIVO

I siti che permettono di giocare d’azzardo online sono una realtà in crescita esponenziale, con essi si è sviluppata la compulsioneal gioco d’azzardo. Il lavoro sul campo ha dimostrato che il piacere dei “giocatori patologici” non è tanto quello di vincere denaro, quanto quello di perdere e vincere nuovamente; la ricerca di queste forti sensazioni porta spesso a diventare schiavi del gioco e perdere ingenti somme di denaro. Anche in questo caso sono in genere i familiari a portare i soggetti in terapia.


TRADING ONLINE COMPULSIVO

Si mantiene in vita grazie allo stesso meccanismo del gioco d’azzardo, con la differenza che vi è una consapevolezza maggiore del rischio, il quale spinge al bisogno di mantenere il controllo che in realtà lo fa perdere. Anche in questo caso sono in genere i familiari a portare i soggetti in terapia.

 

CHAT ONLINE COMPULSIVA

Patologia legata all’utilizzo delle chat in contesti online come forum e social network. Può essere presente una spasmodica ricerca di un partner online senza avere l’intenzione di realizzare un reale incontro, una delusione derivante dalla realizzazione dell’incontro con un partner idealizzato, o la ricerca di amicizie virtuali per paura di affrontare quelle reali.


RICERCA DI INFORMAZIONI COMPULSIVA

Compulsiva ricerca di informazioni online su qualsiasi argomento che occupa la maggior parte della giornata impedendo una vita soddisfacente. L’impossibilità di ricercare informazioni provoca ansia e angoscia.


COMPULSIONE AL PIACERE ONLINE

Compulsione che porta a recarsi continuamente in siti pornografici spesso consumando atti reali di masturbazione in contesti virtuali di videochat, o al fine di un reale incontro. Di solito si arriva alla terapia perché emerge la consapevolezza di essere diventati dipendenti da questo comportamento senza essere però capaci di cessare di metterlo in atto.

Nardone G., Cagnoni F., Perversioni in rete. Le psicopatologie da internet e il loro trattamento. Milano: Ponte alle Grazie, 2002

Dr. Giulio De Santis

Psicologo – Psicoterapeuta – Specialista in

PSICOTERAPIA BREVE STRATEGICA

Affiliato al CTS di Arezzo diretto dal Prof. Giorgio Nardone

riceve a: Milano, Bologna, San Benedetto del Tronto

Tel. 3333763710 e-mail: desantisgiulio@gmail.com

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